«Venite! Venite! C’è una storia, se la volete sentire!»

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«C’era una volta…», qualcuno aveva detto …

Narravano i vecchi a cui la memoria ogni tanto mancava. Narravano i giovani che vivevano quel che c’era da vivere con la voglia di non dimenticarsene. Narravano i bambini, giocando a “facciamo che io ero…”

«Puoi darmi commarella, i fili persi della tua bottega?» «Che ci vuoi fare? » con queste frasi, prese in prestito dal Libro PER FILO E PER SEGNO di Luisa Mattia e Vittoria Facchini è iniziata questa splendida avventura in collaborazione con COORDINAMENTO PEDAGOGICO e con le educatrici dei servizi 0/6 Unione terre d’Argine

“Giorno dopo giorno leggevano, rileggevano, raccontavano e inventavano.” Insieme abbiamo trascorso settimane a scegliere parole, cercare materiali, preparare ambientazioni, cucire storie da inserire nel percorso del Festival della Filosofia 2025 per un laboratorio da realizzare in una splendida sala del PALAZZO DEI PIO

«Abbiamo raccolto tutti i pezzetti di filo.»— «Li dobbiamo annodare» disse Silva.— «Abbiamo raccolto i fogli con le storie.»— «Sono da cucire.» suggerì lei.— «E noi annoderemo. E noi cuciremo!» dissero i bambini. Si misero al lavoro.

A sera, il libro della storie era di nuovo tutto intero. E bello. I bambini sedettero in cerchio. Pronti ad ascoltare.

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Si poteva ricominciare.

“C’era una volta…” Il primo articolo dei blog non poteva che essere dedicato a questa esperienza. Esperienza di fili intrecciati, di parole accolte, di sorrisi donati, di abbracci inaspettati. “Per filo e per segno” non è stato solo un racconto ma tanti pezzetti di tessuti raccolti e cuciti insieme. 

E la storia continua in altri luoghi e spazi perché ogni incontro fa nascere parole che nessuna forbice può distruggere

Grazie ad ogni persona che collaborando  ha permesso di far nascere questa nuova storia, fidandosi di me con sguardi capaci di andare oltre a ciò che i miei occhi vedono. Avete ricamato con  fili preziosi costruendo parole ricche di emozioni e gioia dello stare insieme

Il laboratorio riparte da qui, da questa esperienza che mi ha ricordato il senso del mio “fare”, che non è mai stato un lavoro e mai lo sarà.

Insieme a te continuerò a scrivere parole che tutte insieme raccontano storie: la mia e la tua. Storie diverse ma legate da fili che ci tengono uniti, come pezzetti di una stessa importante tela che racconta la vita

Un abbraccio Tania

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